"E ho fantasia e posso anche volare, la fantasia lo sai mi fa volare."
Una frase meravigliosa di una canzone meravigliosa. E questo basta per descrivere il blog: un foglio bianco su cui incidere lentamente ogni piccolo granello di sensazione rilevata dal mio piccolo cuoricino.

giovedì 24 gennaio 2013

Natale ieri, Natale oggi.

Non ci sono differenze, il Natale è cresciuto con me.
Certo, l'entusiasmo è cambiato,
il modo di vivere il Natale è cambiato.
Babbo Natale adesso è chiaramente mio padre con la barba finta addosso.

Ma una cosa è cambiata, e non posso fare a meno di pensarla.

Amavo andare al presepe vivente la notte di Natale, quando la campana batteva 12 rintocchi.
Amavo andarci a mano con il nonno.
Lui e i suoi stivali di gomma, indistruttibili.
Lui e i suoi occhiali appannati.
Lui e la sua berretta indossata in modo particolare.
Amavo vestirmi da pastorella e camminare accanto a lui fino alla chiesa,
giocando con i piedi in mezzo alla neve.
E quest'anno niente neve, niente pastorelle, niente nonno.
Niente spirito del Natale.

Questo è cambiato: non c'era lui.
E la notte di Natale ho quasi pianto al pensiero che quella sedia, nella grande chiesa di Cortenova, era vuota, e attendeva invano mio nonno che non sarebbe mai più arrivato.

domenica 20 gennaio 2013

Ho paura...

La mia paura più grande?

La morte.
Ma non la mia morte.
La paura della morte che intendo io è quel dannato telefono che squilla... e la voce dall'altra parte che ti da una notizia che vorresti non sentire mai nella tua vita.

Nella mia vita non mi sono mai trovata ad affrontare la morte...
Forse una volta, quando a 5/6 anni ho perso la mia bisnonna e al funerale piangevo e mi vergognavo di quelle lacrime.
Ricordo di aver detto al mio fratello maggiore 'questo sole è talmente forte che mi bruciano gli occhi'.
Ricordo di averglielo detto... e poi basta.
La morte non mi ha più toccato da vicino,
non l'ho mai più dovuta affrontare.

Fino a quando quel giorno sono entrata in casa e mia mamma ha detto una cosa che mai avrei voluto sentire.
E lì, il dramma della morte è entrato nella mia vita.
Sembrerà stupido, o esagerato,ma ci penso ogni giorno.
Ogni fottuto giorno da quel dannato giorno di settembre.
OGNI GIORNO.
Non ne passa uno senza che io ripercorra quell'istante orribile.

E adesso dentro il mio cuore si è insidiato quello schifo di macigno nero che è la paura di perdere qualcuno.